21 marzo 2007

#5 – Sulle esperienze lisergiche delle sfere celesti

Tutto ha inizio quella mattina che, appena uscito di casa per una veloce spesa levantina, scopri la nuova guardia giurata della banca. La sua uniforme ti ricorda un virtuoso sistema di archi rampanti: è fatta per esaltare la portentosa veduta absidale offerta da quei centottanta centimetri di sex-appeal mediterraneo. Decidi all’istante che preleverai sempre e soltanto da quel bancomat al quale lui, piantone dinanzi la porta, volge sempre le spalle e il panorama che vi sta sotto. Hai anche deciso che, nel malaugurato caso in cui non dovessi riuscire a privatizzarlo, chiederai all’UNESCO di proteggerlo.


La giornata prosegue all’insegna dell’efficienza e, se non interpreti questo, di per sé, come un segno della benevolenza universale, lo fai con l’incontro della mattina seguente. È venuto infatti il tempo del barbiere, cui da troppo tempo non porti visita. E se è un piacere in sé rimirare l’affabile hair-stylist – come si chiamano oggi –, è come se le congiunture astrali ti facessero una strizzatina d’occhio quando il conterraneo dagli occhi celesti fa’ cenno di riconoscerti, sfoggiando un sorriso a trentadue denti, nonostante ti abbia visto solo una volta e per giunta tre mesi fa! Ciò che, soprattutto, ti fa pensare che qualcosa non è nella norma è il renderti conto che il cuore, piuttosto che raggrinzirsi d’invidia verso la moglie alla vista del bambino, si rallegra per entrambi. È del tutto evidente che oggi non sei normale.


Segue una giornata all’insegna dell’efficienza e, anche stavolta, la cosa è interpretata come libera espressione dell’indole rottermeieriana. Finché all’improvvisa domanda “come stai?”, dopo un attimo di riflessione, non riesci a fare a meno di rispondere: “schifosamente bene”. E, in effetti, dall’aver ricevuto una telefonata di sentito ringraziamento per le sublimi quote etiche toccate in una relazione passata, alla diffusa pace dei sensi (esterni e interni) che ti ammanta, sospetti seriamente che il cosmo stia esprimendo verso di te una preferenza insolita, a tratti imbarazzante.


Il sospetto si consolida quando quella che potrebbe essere una crisi emotiva fuori scala MdF (scala Maria de Filippi, misurata in °AA, gradi AntigoneAuditel), una di quelle che in altri tempi ti saresti chiuso in casa una settimana cercando di farti venire la cirrosi epatica e il danneggiamento permanente dei recettori della dopamina, una di quelle crisi che quand’è passata, se mai passa, s’è portata via un pezzo di cuore grosso come il Borneo, una di quelle crisi che i missili russi a Cuba, in confronto, furono un contributo al disgelo della Guerra Fredda, ecco questa crisi si risolve nel giro di tre ore.


Tre indizi fanno una prova: ormai hai la certezza che i cieli di tutti i pianeti non ti stanno volgendo un sorriso benevolo, sono andati letteralmente in visibilio per te. E tu sei nella disposizione d’animo per restituire tutto questo al mondo. Ti senti investito di una missione lunare, quella di rischiarare le notti del mondo riflettendo la luce di un miliardo di soli.


Prima di lanciarti nella cosa, ti proponi un check-up completo e riconsideri i giorni passati in ordine sparso. (1) Sei stato un consulente apprezzato in una complicata crisi a trama eterosessuale (!); (2) il mostro sacro nel tuo campo di studi, quella che hai temuto per anni e al cospetto della quale tremi un po’ tutt’oggi, ti ha invitato ad un brunch a casa sua e, udite udite!, cucinerà per te; (3) contrariamente a quando accade di solito, ultimamente non sei tu a formulare gli inviti ma gli altri a rivolgerteli; (4) cercando, secondo le istruzioni settimanali di Rob, il più inutile dei tuoi tabù per decidere se violarlo o no, non hai risposto: “Hey, io sono un essere amorale, quindi non ho dei tabù”, bensì: “Be’, se c’è ed è inutile e io non lo riesco a trovare, sarà lì per qualche scopo, no? Tanto sto schifosamente bene…”; (5) Lo scopamico persevera nella sua contentezza e continua ad alimentare il tuo godimento narcisistico anche se non vi siete visti. L’apice lo raggiungi lunedì sera, quando ti chiama il ragioniere/calciatore/muratore viareggino presuntamene eterosessuale, del quale ricordi che ha una fava di tutto rispetto, che c’è stato un decoroso sexual intercourse orale, che è davvero carino e nudo faceva il suo porco – è il caso di dire – effetto e tu, dall’alto di non si sa bene che cosa ma comunque qualcosa di vertiginoso, ti permetti con nonchalance di declinare la proposta di scopata rinviandola a data da destinarsi.


È del tutto lampante che ogni cosa è meravigliosamente fuori posto. Ne hai certezza incontrovertibile quando, decidendo di affrontare i problemi che hai, ti ritrovi con un’ampia scelta di giochi eroici da intraprendere quanto prima. Se il problema per eccellenza è rappresentato dal fatto che quello a cui fai il filo sempre più spudoratamente sembra a stento essersi accorto dei tuoi (lodevoli, secondo te) tentativi di arrembaggio, la tua relazione con il cosmo, ora come ora, ti spinge ad una riedizione postmoderna dell’amor cortese da fare impallidire i trovatori. Perché se dovesse andar bene… be’, al meglio non c’è fine; e d’altra parte se dovesse andar male sei già con lo stilo in mano pronto a surclassare e incenerire in un sorpasso bruciante la maestà di un Alighieri o un Cavalcanti con pochi versi di fiammante bellezza.


Visto e considerato tutto, la sola conclusione logica è che l’universo non ti sta volgendo un sorriso benevolo, non ha una spiccata quanto imbarazzante preferenza per te né è, addirittura, in visibilio. Solo, ti guarda con occhio pallato e sorriso ebete.


Il cosmo, non v’è dubbio, si è calato un acido.



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5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

mi ci porti anche me a prelevare al bancomat?
e al brunch???
io non sono mai stata invitata ad un brunch...

21 marzo, 2007 11:31  
Anonymous Anonimo said...

ps: ma non è che anche tu poi mi metti limitazioni di accesso che ovviamente io sarò costretta ad ignorare in toto - e anzi mi sentirò a tal punto stimolata dal diniego da creare una cinquantina di commenti inutili (come sempre, del resto) in più rispetto alla media giornaliera - vero?????

21 marzo, 2007 11:32  
Anonymous Anonimo said...

[meditazioni post filosofi(A)co]

...mi pare che il cosmo - dopo essersi calato un acido ed aver osservato inebetito l'esito della sua indifferenza verso gli umani - si sia sadisticamente ripreso e stia cercando di calare me in un fetido miasma di succhi gastrici...
ora, l'esperienza non mi è affatto nuova...
anzi, oserei dire che un po' ci sono abituata....
solo che stavolta mi si trova sensibilmente mancante di energia e vigore per ribellarmi....
come a dire....mi sto liquefando.....
help.....

22 marzo, 2007 12:52  
Blogger Unknown said...

ekkeduecoglioni co' tutte ste paresi facciali, sbrigati a tornare dei nostri..

26 marzo, 2007 01:54  
Blogger si-culo said...

Soddisfatto del nuovo tesoro?
Devi capire che mi sto esercitando con il tono dell'elogio e del gentile, roba da Quant'è bella giovinezza... sai quanto queste cose non mi appartengano. Devi perdonare le sbavature.

27 marzo, 2007 15:39  

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