04 aprile 2007

#9 - Manifesto della Crocerossina Urbana (I)

Principi


a. La crocerossina urbana svolge un lavoro di cura a tutti i livelli. Si curano industriosamente le persone, le relazioni, la lingua, gli immaginari. E se negli scenari agresti della guerra si curano i pazienti, negli scenari frenetici dell’urbe l’aspirazione è curare gli impazienti.


b. In opposizione al lavoro medico che riporta alla normalità (e)mendando, la crocerossina urbana porta da uno stato patologico nocivo ad uno stato patologico piacevole trans/mutando. Non ci sono indici di riferimento ma solo indici di gradimento.


c. La crocerossina urbana è una creatura interamente votata al bene per impossibilità ontologica di optare per un male che non esiste. Ella non adempie ad alcuna missione etica bensì esprime una funzione etica.


d. In barba a qualche secolo di filosofia critica, la crocerossina urbana non svolge alcuna funzione negativa. Della positività del negativo, francamente, ce ne infischiamo. Se qualcosa ha tutta l’aria di essere una corbelleria, la crocerossina urbana non starà lì a criticare e negare, bensì ne anticiperà, immaginandole, le conclusioni portando quel qualcosa alle sue estreme conseguenze contraddittorie e paradossali. Di solito, a questo punto, c’è da sbellicarsi dalle risate. Il paradosso è fruttifero. Affermare sempre è molto più divertente che piallarsi i cojoni dicendo sempre no. Ridere fa il bene (se c’è, in qualche modo dovrà esser stato prodotto, no?). L’avverbio di negazione “no” è discriminato in favore della locuzione di ironizzazione “Sì, infatti…”[1] ma è recuperato nel sintagma “Come no!”.


e. “Prevenire è meglio che curare” è un maledetto slogan pubblicitario. La cura è un lavoro costante e continuativo. Niente viene prima della cura. Pre-venire, quindi, non appartiene allo stesso universo della cura. L’universo della prevenzione è venato di paranoia, quindi annoia, dà noia. Le rime in –zione, poi, sono terribilmente cacofoniche e monotone. Si pensi invece alle possibilità della rima tra la voce verbale “curi” e il participio sostantivato “morituri”. Lasciate che la fertile contraddittorietà faccia sorgere qualcosa in voi. La verdura matura cura la dura paura futura. La cura procura pura goduria. E via a suon di omoteleusi e licenze… Tacciamo del cùr/ano, mettiamo invece in risalto l’effetto collaterale delle rime in –ur*: a furia di pronunciarle vi verranno delle deliziose labbra a cuoricino!


f. Chiedete e vi sarà detto. La crocerossina urbana è completamente trasparente. Non ci sono verità nascoste ripiegate al suo interno o angoli bui. La crocerossina urbana è indifferente alla luce di modo che non si possa fare luce sulla crocerossina urbana.



[1] Notate che il correttore ortografico di MS Word® tenterà di correggere “ironizzazione” con “ionizzazione”. La locuzione di ionizzazione è infatti la gemella polemica della locuzione di ironizzazione. Essa colpisce come un fascio di potenti radiazioni ionizzanti che investono il bersaglio e ne scombussolano il magnetismo. Fondamentale nei dibattiti pubblici.

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5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

perchè non fondi una scuola??
hai già tutto: statuto, programma di massima, perfino lo slogan per il lancio pubblicitario....
se la fondi mi iscrivo...

06 aprile, 2007 19:16  
Anonymous Anonimo said...

mi sa che la crocerossina si è sfondata di colomba e adesso poltrisce e/o vegeta....
SVEEEEEEEEEEEEEEGLIAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!

11 aprile, 2007 13:14  
Blogger si-culo said...

Cara, tesoro, una scuola?
E questo blog cosa credi che stia diventando, se non una riedizione scimmiottesca del Giardino epicureo? (Epicuro lui pure da qualche parte avrà iniziato, no?).

Però facciamo senza iscrizioni, ok?
(e sì, sei la prima allieva! SSSMACK!)

11 aprile, 2007 22:52  
Anonymous Anonimo said...

che bello!
ci mettiamo pure le uniformi, vero???
che bello!! che bello!! che bello!!

11 aprile, 2007 23:57  
Anonymous Anonimo said...

Suggerisco la magliettina marinara alla Jean Paul Gautier a righe orizzontali blue navy e bianche, come divisa.
Io l'ho comprata ieri e mi sta proprio bene... Sembro quasi un tocco di figo.

03 maggio, 2007 03:10  

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