Principi
a. La crocerossina urbana svolge un lavoro di cura a tutti i livelli. Si curano industriosamente le persone, le relazioni, la lingua, gli immaginari. E se negli scenari agresti della guerra si curano i pazienti, negli scenari frenetici dell’urbe l’aspirazione è curare gli impazienti.
b. In opposizione al lavoro medico che riporta alla normalità (e)mendando, la crocerossina urbana porta da uno stato patologico nocivo ad uno stato patologico piacevole trans/mutando. Non ci sono indici di riferimento ma solo indici di gradimento.
c. La crocerossina urbana è una creatura interamente votata al bene per impossibilità ontologica di optare per un male che non esiste. Ella non adempie ad alcuna missione etica bensì esprime una funzione etica.
d. In barba a qualche secolo di filosofia critica, la crocerossina urbana non svolge alcuna funzione negativa. Della positività del negativo, francamente, ce ne infischiamo. Se qualcosa ha tutta l’aria di essere una corbelleria, la crocerossina urbana non starà lì a criticare e negare, bensì ne anticiperà, immaginandole, le conclusioni portando quel qualcosa alle sue estreme conseguenze contraddittorie e paradossali. Di solito, a questo punto, c’è da sbellicarsi dalle risate. Il paradosso è fruttifero. Affermare sempre è molto più divertente che piallarsi i cojoni dicendo sempre no. Ridere fa il bene (se c’è, in qualche modo dovrà esser stato prodotto, no?). L’avverbio di negazione “no” è discriminato in favore della locuzione di ironizzazione “Sì, infatti…” ma è recuperato nel sintagma “Come no!”.
e. “Prevenire è meglio che curare” è un maledetto slogan pubblicitario. La cura è un lavoro costante e continuativo. Niente viene prima della cura. Pre-venire, quindi, non appartiene allo stesso universo della cura. L’universo della prevenzione è venato di paranoia, quindi annoia, dà noia. Le rime in –zione, poi, sono terribilmente cacofoniche e monotone. Si pensi invece alle possibilità della rima tra la voce verbale “curi” e il participio sostantivato “morituri”. Lasciate che la fertile contraddittorietà faccia sorgere qualcosa in voi. La verdura matura cura la dura paura futura. La cura procura pura goduria. E via a suon di omoteleusi e licenze… Tacciamo del cùr/ano, mettiamo invece in risalto l’effetto collaterale delle rime in –ur*: a furia di pronunciarle vi verranno delle deliziose labbra a cuoricino!
f. Chiedete e vi sarà detto. La crocerossina urbana è completamente trasparente. Non ci sono verità nascoste ripiegate al suo interno o angoli bui. La crocerossina urbana è indifferente alla luce di modo che non si possa fare luce sulla crocerossina urbana.
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